Nell’ambito del monitoraggio del batterio della Legionella nelle acque sanitarie sono state identificate due installazioni interne contaminate da questo batterio in quantità tali da oltrepassare il limite fissato dall’Ordinanza del DFI sull’acqua potabile e sull’acqua per piscine e docce accessibili al pubblico (OPPD).
Il Centro di competenze sull’acqua CCA SA di Chiasso ha potuto identificare in tempi brevi il tratto della tubazione all’origine di questa contaminazione e intervenire celermente in modo da ristabilire la conformità all’OPPD.
Si ricorda che l’inalazione (ma non l’ingestione!) del batterio della Legionella può causare l’insorgenza, fra l’altro, di due casi clinici principali quali la malattia del legionario, una grave patologia con polmonite, e la febbre di Pontiac, una forma leggera senza polmonite. La malattia del legionario si manifesta generalmente da due a dieci giorni dopo il contagio (periodo d’incubazione) con febbre, tosse, mal di testa, dolori muscolari e perdita di appetito. Possono presentarsi inoltre stato confusionale e problemi gastro-intestinali. In presenza della malattia si sviluppa tipicamente una polmonite più o meno grave, che può condurre alla morte. Malgrado il trattamento antibiotico, tra chi contrae la malattia del legionario si contano in media tra il 5 e il 10 per cento di decessi. Il quadro clinico meno grave della febbre di Pontiac ha un periodo d’incubazione più breve che va da poche ore a tre giorni, prima che compaiano febbre e sintomi influenzali. Le persone affette da febbre di Pontiac guariscono di regola in maniera spontanea entro pochi giorni, senza terapie antibiotiche (fonte: UFSP).